Open Data: ne hai mai sentito parlare?

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Gli open data sono l’idea che alcuni dati debbano essere liberamente disponibili a tutti da utilizzare e ripubblicare come vogliono, senza restrizioni di copyright, brevetti o altri meccanismi di controllo. Gli obiettivi del movimento open data sono simili a quelli di altri movimenti “aperti” come l’open source, open hardware, open content, open government and open access. La filosofia dietro gli open data è stata da tempo consolidata, ma il termine “dati aperti” è di recente uso, e ha guadagnato una certa popolarità con l’aumento dell’uso di internet.

Il concetto di dati aperti non è nuovo; Ma una definizione formalizzata è relativamente nuova. Una definizione efficace può essere riassunta nell’affermazione che “un pezzo di dati è aperto se qualcuno è libero di utilizzare, riutilizzarlo e ridistribuirlo, soggetto solo al massimo al requisito di attribuire e / o condividere, allo stesso modo”. Altre definizioni, tra cui quella data da Open Data Institute,”I dati aperti sono dati a cui tutti possono accedere, utilizzare o condividere”, dispongono di una versione brevemente accessibile della definizione, ma si riferiscono alla definizione formale.

Gli open data possono includere materiali non testuali quali mappe, genomi, connettori, composti chimici, formule matematiche e scientifiche, dati medici e pratiche, bioscienza e biodiversità. I problemi spesso sorgono perché questi sono commercialmente preziosi o possono essere aggregati in opere di valore. L’accesso o il riutilizzo dei dati è controllato da organizzazioni, sia pubbliche che private. Il controllo può essere attraverso restrizioni di accesso, licenze, copyright, brevetti e spese per l’accesso o il riutilizzo. Gli avvocati dei dati aperti sostengono che queste restrizioni sono contrarie al bene comune e che questi dati debbano essere resi disponibili senza restrizioni o tariffe. Inoltre, è importante che i dati siano riutilizzabili senza richiedere ulteriori autorizzazioni, anche se i tipi di riutilizzo (come la creazione di opere derivate) possono essere controllati da una licenza.

Per chi fosse interessato all’argomento, suggeriamo di seguire il blog Open Data Day.

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