Negli ultimi anni, è stata molto grande la disputa sull’innovazione tecnologica nelle scuole, spesso limitando il tutto le esperienze digitali dei docenti.
Affiorano importanti spunti di riflessioni circa la centralità, piuttosto, delle competenze manageriali e di leadership degli insegnanti. Ciò è emerso da una ricerca dell’Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano.
Difatti, il Piano Nazionale Scuola Digitale considera il digitale un abilitante strumento e margine di cambiamento sia per quanto riguarda le attività indirizzate all’apprendimento, che per le attività amministrative e di gestione delle scuole.
L’Osservatorio eGovernment ha collaborato con ANP, con lo scopo di ricavare mediante una survey diretta a tutte le scuole del Paese, il livello di digitalizzazione dei processi organizzativi e gestionali all’interno della scuola. La ricerca è stata effettuata nei mesi di gennaio – marzo 2017, per mezzo di un questionario mandato a tutte le Istituzioni Scolastiche Autonome.
Con quest’indagine si è rilevato che nel 75% del campione dei rispondenti, la digitalizzazione dei processi organizzativi e gestionali è arrivato già ad un buon livello (pressappoco l’80% dei 17 processi indagati risulta gestito mediante software gestionale). A questi risultati positivi, vanno in opposizione i risultati apparsi in alcune scuole, che risultano ancora pienamente non digitali, che hanno dichiarato di usare ancora in modo dominante la carta. Mentre il 36% delle scuole è a livello “Digital Believers”, vale a dire con un buon livello di digitalizzazione particolarmente nei processi di supporto. Soltanto il 29% delle scuole è “Fully Digital”, ovvero totalmente digitalizzato: il 100% dei processi primari digitalizzati e almeno il 95% di quelli di supporto, utilizzando un software in quasi tutti i processi.
Per questo è fondamentale ragionare sui bisogni di acquisire competenze che non siano solo strettamente tecniche e digitali, bensì competenze che permettano ai protagonisti primari della scuola di guidare il “progetto di innovazione”, uno sviluppo che va in sintonia con le altre attività della scuola. Per concludere, è appropriato sempre più monitorare i progressi del processo allo scopo di valutare il migliore uso degli investimenti previsti.