Dopo gli ultimi recenti avvenimenti, tantissimi siti sono stati bloccati dai provider italiani per varie violazioni alle leggi su copyright e pirateria.
Principalmente, infatti, si mira a bloccare quel traffico verso i grossi archivi di file torrent, ma anche verso i siti di streaming pirata, che oggi come oggi sottraggono profitti alle major cinematografiche per miliardi di dollari ogni anno.
In seguito a diverse sentenze legali, i tribunali di tutta Europa hanno disposto l’oscuramento di detti siti.
Premesso che scoraggiamo l’uso di Internet per infrangere la legge, siamo del parere che determinati prodotti culturali, purché con licenza libera, possano essere diffusi senza limitazione attraverso ogni mezzo.
Potrebbe essere utile, dunque, riottenere l’accesso a questi siti in modo del tutto legale.
Per farlo, bisogna usare un provy.
Cos’è un proxy? Si tratta di un server che si mette a metà percorso tra noi e il server che stiamo contattando, in uno schema secondo cui noi ci mettiamo in connessione col proxy, il quale effettua la richiesta al server al posto nostro e, ottenuta la risposta, la trasmette al nostro computer.
I rallentamenti, seppur molto sensibili, ci sono.
Come configurare un proxy nella pratica? Tempo fa avresti dovuto eseguire tutto a mano, oggi si può fare tutto tramite un’estensione di Google Chrome di soli pochi kilobyte.
Grazie a queste piccole estensioni si può impostare una VPN in pochi click.
Alcune delle più famose sono:
- Touch VPN: completamente gratuita, senza limitazioni e connessione criptata con SSL.
- Hotspot Shield: pubblicizzato come la più fidata al mondo, si distingue per il fatto che non prevede pubblicità e il menù, molto ristretto, è immediato e intuitivo.
- Betternet: un’altra estensione molto semplice da usare, ha il pregio di localizzare subito la nostra posizione per connetterci al server più vicino e limitare così la perdita di velocità.
Usando una VPN, ad ogni modo, dovresti essere in grado di aggirare le limitazioni.